27 gennaio "Giorno della Memoria". Autorità e studenti in Prefettura per la commemorazione
Si è svolta questa mattina, in Prefettura, in occasione del "Giorno
della memoria", una sobria cerimonia per ricordare la "
Shoah
", le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte,
nonché coloro che si opposero al progetto di sterminio, non
esitando a salvare altre vite e a proteggere i perseguitati, anche
a rischio della propria vita.
All'inizio della cerimonia, il Prefetto della Provincia di Terni,
Angela Pagliuca, ha ricordato Alessandro Riccetti, il giovane
ternano deceduto nel crollo dell'Hotel Rigopiano a Farindola e, in
segno di lutto, è stato osservato un minuto di silenzio.
Rivolgendosi soprattutto ai giovani, il Prefetto Pagliuca ha
sottolineato che "
è importante ricordare il Giorno della Memoria perché ci consente
di riunire persone di generazioni diverse, in un momento difficile
per il Paese e per il nostro territorio in particolare, colpito da
un terremoto che sembra non avere mai fine. È proprio in giornate
come queste
- ha aggiunto -
che deve manifestarsi con maggiore forza il senso di solidarietà,
facendo appello a quanto di buono ci viene dal passato"
.
Quindi, il Prefetto Pagliuca ha ricordato che "
l'olocausto rappresenta un fatto unico nella storia dell'uomo per
la sua gravità ed estensione
, e che "
il cosiddetto "secolo breve", con tutti i suoi inauditi orrori e i
suoi luminosi esempi di grandezza umana, sta perdendo uno a uno i
testimoni diretti, coloro che «hanno visto con i propri occhi»
".
E sono stati proprio i ragazzi a leggere due lettere di cittadini
ternani che chiedevano la "discriminazione" ovvero la parziale
esenzione dai provvedimenti persecutori che gli ebrei nel periodo
dal 1938 al 1943 potevano tentare di assicurarsi grazie a
benemerenze acquisite per una familiarità stretta con eroi caduti
in guerra , o con una documentata partecipazione alla "marcia su
Roma" o, comunque, con l'appartenenza al regime fascista fin dalla
"prima ora".
I brani sono stati commentati dalla dott.ssa Elisabetta David,
direttrice dell'Archivio di Stato di Terni, che ha ricordato che
negli archivi della Questura e del Comune di Terni, versati
all'Archivio di Stato, nel 1938 risultavano censiti una cinquantina
di ebrei residenti in città e circondario, che si erano
autodenunciati alle Autorità, secondo le disposizioni delle leggi
razziali, ed ha anche illustrato quali erano i diritti che la norma
del 1938 negava ai cittadini italiani ebrei.
Alla cerimonia hanno partecipato il Vescovo della Diocesi di
Terni-Narni-Amelia, padre Giuseppe Piemontese, insieme alle
autorità politiche regionali e locali, i vertici delle Forze di
Polizia, i rappresentanti dell'Ufficio Scolastico provinciale,
dell'Archivio di Stato, nonché i dirigenti scolastici ed alcuni
studenti degli Istituti "A. Casagrande - F. Cesi",
"Allievi-Sangallo" di Terni .
Terni, 27 gennaio 2017
L'ADDETTO STAMPA
(D'Amico)
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