OGGETTO: Istituito in Prefettura il Nucleo di
supporto beni confiscati
Il tema del radicamento della 'ndrangheta, ma anche di altre
organizzazioni criminali, nella provincia di Reggio Emilia è
seguito con grande attenzione dalla Prefettura, che ha adottato
numerosi provvedimenti interdittivi antimafia, attraverso i quali è
stato possibile disvelare la presenza nel territorio della
provincia di Reggio Emilia di ditte collegate alla criminalità
organizzata, per lo più dedite all'edilizia ed all'autotrasporto.
Solo nel 2020, sono state adottate quindici interdittive antimafia:
risultato di una lunga ed attenta attività investigativa svolta dal
gruppo interforze antimafia della Prefettura.
Accanto a tale impegno, in un contesto nel quale condizionamenti
esterni hanno arrecato grave pregiudizio agli interessi della
collettività è fortemente sentita l'esigenza di interventi che
possano restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e
nella vita democratica del Paese.
Un importante ruolo può essere svolto dall'attività di promozione,
diffusione e attuazione dei progetti per la valorizzazione dei beni
confiscati in un'ottica di rafforzamento delle politiche di
coesione sociale, di sviluppo dell'occupazione, di inclusione, di
miglioramento della qualità della vita e di partecipazione
democratica.
In questa cornice si inserisce l'istituzione, il 13 gennaio 2020,
presso la Prefettura di Reggio Emilia del Nucleo di Supporto per
l'attività di affiancamento all'Agenzia Nazionale per
l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e
confiscati alla criminalità organizzata, cui sono stati chiamati a
partecipare i rappresentanti delle amministrazioni del territorio
e, in relazioni a specifiche tematiche da affrontare, di volta in
volta i rappresentanti degli enti territoriali, del volontariato
nonché delle categorie professionali o di altri settori ritenuti
utili al raggiungimento degli obiettivi posti.
Il Nucleo di Supporto svolgerà la fondamentale attività di
affiancamento all'Agenzia Nazionale, non solo ai fini di una
efficace amministrazione e tempestiva destinazione dei beni in
gestione, ma anche per un effettivo monitoraggio dei beni già
destinati.
La Prefettura svolgerà un ruolo di sostegno ai Sindaci nel delicato
processo di destinazione dei beni confiscati. Il territorio deve
proporre programmi sociali utili a generare quell'impatto culturale
e simbolico fondamentale per aiutare un processo di partecipazione
e condivisione sociale.
Il Prefetto evidenzia, infine, la centralità, nel complesso degli
strumenti di lotta alla mafia, degli istituti di legge che
consentono l'aggressione ai patrimoni accumulati dalle consorterie
criminali. Fra questi, il sequestro, la confisca e la successiva
assegnazione per le finalità previste dalla legge dei beni già
posseduti dalla mafia costituiscono un momento fondamentale
attraverso il quale le comunità ferite dalla presenza della
criminalità organizzata entrano in possesso di nuovi spazi pubblici
ove poter far crescere il seme della legalità.
Reggio Emilia, 21 gennaio
2021