L'effigie della Madonna di Polsi affissa in Rosarno sulla serranda
di un supermercato in disuso proprio davanti all'abitazione dove
vive la vedova del defunto capo della cosca Pesce lascia attoniti.
Cosa può spingere ad un simile gesto, specie se posto in essere al
rientro da una visita ad uno dei luoghi più sacri della Calabria in
occasione delle celebrazioni mariane del 2 settembre?
Il gesto, al di là degli evidenti aspetti di sacrilega profanazione
, si inserisce nel contesto di una infima cultura criminale che
tenta di riaffermarsi o di attingere consenso sociale di fronte ad
una società civile anche dopo le numerose ed importanti operazioni
della magistratura e delle forze di polizia che hanno fortemente
inciso e destabilizzato gli assetti della 'ndrangheta in quel
territorio , di cui il prefetto Michele di Bari ribadisce la
profonda gratitudine .
Già nell'incontro svoltosi a Polsi il 3 luglio scorso, promosso dal
Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, i Vescovi presenti
hanno con forza ribadito la distanza abissale e la totale antinomia
tra la Fede e le logiche mafiose.
Nessun malinteso senso della tradizione può sostenere senza tradire
il significato più profondo della spiritualità cristiana e della
stessa storia religiosa della Calabria.
In quella circostanza , è emersa in tutta la sua evidenza la
necessità di attribuire al Santuario di Polsi la sua funzione
religiosa di richiamo ai valori evangelici di pace, di giustizia,
di non violenza.
Come ebbe a dire lo stesso Ministro dell'Interno Minniti , presente
all'incontro , "Nel nome di Dio non si può giustificare la guerra e
la violenza in quanto Dio le esclude entrambe. La partita contro la
mafia si vince non solo con la prevenzione e la repressione, ma
anche combattendo contro l'uso distorto dei simboli religiosi" ed
ancora "La 'ndrangheta viola la fede e cancella l'onore ed è,
inoltre, il nemico mortale di una società che si definisce libera".
L'episodio di Rosarno dimostra che occorre ulteriormente potenziare
le attività di prevenzione e contrasto alle organizzazioni
criminali, rafforzando anche gli interventi di diffusione di una
sana cultura della legalità e di un'etica sociale, umana ,
religiosa e di pacifica convivenza.
E l'elevazione della compagnia Carabinieri a Comando Gruppo
Carabinieri in Gioia Tauro concorrerà certamente ad assicurare una
più incisiva azione di controllo del territorio .
Il deprecabile episodio offre, comunque, chiara indicazione
dell'importanza di educare, in specie i giovani, al pieno rispetto
della libertà e dignità umana , nel rifiuto di ogni ambigua
commistione con la 'Ndrangheta .
E' per tale ragione che il Prefetto di Reggio Calabria ha convocato
in via straordinaria ed urgente una Riunione del Comitato
Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica
per un approfondimento e per una forte condanna di quanto accaduto
in Rosarno, cui hanno partecipato, oltre ai Responsabili
provinciali delle Forze di Polizia, il Procuratore Distrettuale
della Repubblica, dott. Cafiero De Rhao ed il Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Palmi , dott. Ottavio Sferlazza,
nonché il Sindaco di Rosarno, avv. Giuseppe Idà.
Il Prefetto Michele di Bari ha espresso la sua ferma condanna,
rappresentando che l'episodio, in sé già deprecabile mistificazione
della fede mariana ed atto blasfemo , sarà attentamente valutato
dagli organi inquirenti per accertare ogni profilo di
responsabilità.
"Non è tollerabile, ha sostenuto Il Prefetto, che persone possano
mistificare o strumentalizzare espressioni della fede cristiana per
conseguire obiettivi di consenso sociale o di riverenza o
riconoscimento a famiglie di 'ndrangheta che tanto male hanno
portato al territorio".
In proposito , il Procuratore Distrettuale della Repubblica di
Reggio Calabria ed il Procuratore della Repubblica di Palmi hanno
assicurato massima attenzione, evidenziando come pubbliche
ostentazioni di potere criminale per il loro carattere
intimidatorio non sfuggono assolutamente all'attento vaglio
giudiziario.
Il sindaco di Rosarno non ha mancato di esprimere una dura
disapprovazione sull'accaduto .
Eventi del genere non vanno, dunque, assolutamente sottovalutati,
costituiscono anzi una ulteriore spinta verso un più forte impegno
sociale, civile e culturale in un momento in cui lo Stato giorno
dopo giorno consolida l'azione di contrasto alla 'ndrangheta ed
agli illeciti interessi criminali delle sue organizzazioni ,
conseguendo enormi risultati.