Comunicazioni
la Prefettura U.T.G. provvede al rilascio delle certificazioni antimafia
LA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA (art. 84 comma 2 del D.L.gs 159/2011)
La comunicazione antimafia consiste nell'attestazione della
sussistenza o meno di una delle cause di decadenza, di sospensione
o di divieto di cui all'art. 67 del D. Lgs. 159/2011.
Cause ostative al rilascio della comunicazione antimafia (art. 67,
commi 1 e 8 del D. Lgs. 159/2011):
- Provvedimenti definitivi di applicazione delle misure di prevenzione di cui all'art. 5 del D. Lgs. 159/2011;
- Condanne con sentenza definitiva o confermata in appello per taluno dei delitti consumati o tentati elencati all'art. 51, comma 3- bis c.p.p.
LA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA, TRAMITE LA B.D.N.A., VA RICHIESTA PER
OTTENERE:
- Licenze, autorizzazioni di polizia di competenza del Comune ed autorizzazioni al commercio;
- Concessioni di acque pubbliche e diritti ad esse inerenti nonché concessioni di beni demaniali allorché siano richieste per l'esercizio di attività imprenditoriali;
- Concessioni di costruzione e gestione di opere riguardanti la pubblica amministrazione e concessioni di servizi pubblici di valore superiore a 150.000,00 € e inferiore alla soglia comunitaria;
- Concessioni di terreni agricoli e zootecnici demaniali che ricadono nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo
- Iscrizioni in Albi di appaltatori, fornitori di opere, beni e servizi riguardanti la Pubblica Amministrazione, nei registri della Camera di Commercio per l'esercizio del commercio all'ingrosso e nei registri dei commissionari astatori presso i mercati annonari all'ingrosso;
- Attestazioni di qualificazione per eseguire lavori pubblici;
- Altre iscrizioni o provvedimenti a contenuto autorizzatorio, concessorio o abilitativo per lo svolgimento di attività imprenditoriali, comunque denominati;
- Contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali;
- Licenze per detenzione o porti d'armi, fabbricazione, deposito, vendita e trasporto di materie esplodenti;
- Contratti di appalto di opere e lavori pubblici di importo superiore a € 150.000,00 ma inferiore a 5.548.000,00 € (iva esclusa);
- Contratti di fornitura di beni e servizi di importo superiore a € 150.000,00 ma inferiore a 221.000,00 € (iva esclusa);
- Contratti relativi ai c.d. servizi sociali di cui all'art. 35 lett. d) del D. Lgs. 50/2016 all. IX, di importo superiore a 150.000,00 € ma inferiore a 750.000,00 € (iva esclusa);
- Per le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia e degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali si applica la direttiva 2004/17/CE (come modificata dal Regolamento UE n. 1251/2011):
- Opere e lavori pubblici di importo inferiore a € 5.548.000,00;
- Forniture e servizi: di importo inferiore a € 443.000,00.
Tali importi si applicano solo agli appalti che gli enti pubblici
aggiudicano per scopi relativi all'esercizio delle loro attività
(art. 20 Direttiva 2004/17/CE).
E' vietato a pena di nullità, il frazionamento dei contratti, delle
concessioni o delle erogazioni compiute scopo di eludere
l'applicazione della predetta normativa.
LA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA, TRAMITE LA B.D.N.A., NON VA RICHIESTA NEI
SEGUENTI CASI (art. 83, comma 3 del D. Lgs. 159/2011):
- In tutti i casi in cui deve essere richiesta l'informazione antimafia;
- Per i provvedimenti, gli atti ed i contratti ivi inclusi quelli di erogazioni il cui valore complessivo non superi i 150.000,00 euro;
- Per i rapporti tra soggetti pubblici, pubbliche amministrazioni, enti pubblici, enti e Aziende vigilati dallo Stato o da altro ente pubblico, le società o imprese comunque controllate dallo Stato o da altro ente pubblico, concessionari di opere pubbliche o di servizi pubblici, contraenti generali di cui all'art. 194 del Dlgs. N. 50/2016;
- Per i rapporti tra i soggetti pubblici in precedenza menzionati ed altri soggetti, anche privati, i cui organi rappresentativi e quelli aventi funzioni di amministrazione e di controllo siano sottoposti, per disposizioni di legge o di regolamento, alla verifica di particolari requisiti di onorabilità tali da escludere la sussistenza di una delle cause di divieto, sospensione o di decadenza previste dall'art. 67 del D. Lgs. 159/2011;
- Per il rilascio o il rinnovo delle autorizzazioni o licenze di polizia di competenza delle autorità nazionali e provinciali di pubblica sicurezza;
- Per la stipulazione o il rinnovo di contratti e per la concessione di erogazioni a favore di chi esercita attività agricole e professionali non organizzate in forma di impresa, nonché a favore di chi esercita attività artigiana in forma di impresa individuale;
- Per la verifica dei requisiti di partecipazione alle gare pubbliche previsti dall'art. 80, comma del D. Lgs. n. 50/2016.
Si segnala che a far data dal 30/04/2020 non è più prevista la
comunicazione antimafia per le erogazioni inferiori a 150.000 euro
a seguito della modifica dell'art. 83, c. 3 D. Lgs. 159/2011
disposta con D.L. 18/2020 convertito in L. 27/2020.
COMPETENZA AL RILASCIO DELLA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA (art. 87 commi
1 e 2 del D. Lgs. 159/2011)
La comunicazione antimafia è acquisita mediante consultazione della
Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia da parte
dei soggetti di cui all'articolo 97, comma 1 del D. Lgs. 159/2011
(Enti Pubblici/Stazioni Appaltanti), debitamente accreditati.
Le comunicazioni antimafia dovranno essere acquisite dagli Enti
Pubblici/Stazioni Appaltanti esclusivamente mediante la
consultazione della Banca dati nazionale.
La comunicazione antimafia è rilasciata dal Prefetto, competente
per territorio, soltanto nei seguenti casi:
- qualora dalla consultazione della banca dati nazionale emerga la sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'articolo 67;
- qualora la consultazione della banca dati nazionale sia eseguita per un soggetto che risulti non censito.
In tali casi, competente è il prefetto della provincia in cui
hanno:
- residenza le persone fisiche;
- sede legale le imprese, le associazioni o i consorzi;
- sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato le società di cui all'articolo 2508 del codice civile;
- sede gli Enti Pubblici/Stazioni Appaltanti (soggetti richiedenti), nel caso di società costituite all'estero, prive di una sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato,
Procedimento di rilascio della comunicazione antimafia (artt. 23 e
24 del D.P.C.M. 30 ottobre 2014, n. 193)
I soggetti aventi sede a Milano o provincia
, indicati dall'art. 97, comma 1 del D. Lgs. 159/2011, debitamente
accreditati, dovranno inserire scrupolosamente nella Banca dati
nazionale tutti i dati relativi alla richiesta di comunicazione
antimafia indicati dall'art. 23 del D.P.C.M. 30 ottobre 2014, n.
193.
Qualora i dati inseriti siano incompleti o errati, il sistema
informativo della Banca Dati Nazionale sospenderà la procedura di
rilascio della documentazione antimafia.
Il rilascio della comunicazione antimafia sarà immediatamente
conseguente alla consultazione della Banca dati nazionale, quando
non emergeranno a carico dei soggetti censiti la sussistenza di
cause ostative ex art. 67 del D. Lgs. 159/2011.
L'immediato rilascio della comunicazione antimafia non sarà
possibile, qualora dalla consultazione della banca dati nazionale
emergerà che l'impresa non è censita o la sussistenza di cause
ostative ex art. 67 del D. Lgs. 159/2011. In tali casi, il Prefetto
effettuerà le opportune verifiche.
Nel caso in cui le verifiche antimafia diano esito positivo, il
Prefetto rilascerà la comunicazione antimafia interdittiva.
TERMINI PER IL RILASCIO DELLA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA
Qualora dalla consultazione della Banca dati nazionale emerga la
sussistenza di cause ostative ex art. 67 del D. Lgs. 159/2011 per le
quali sia necessario effettuare ulteriori verifiche, la
comunicazione antimafia è rilasciata entro 30 giorni dalla data
consultazione della banca dati nazionale unica.
Decorso il termine suddetto, gli Enti Pubblici/Stazioni Appaltanti
procedono anche in assenza della comunicazione antimafia, previa
acquisizione dell'autocertificazione di cui all'art. 89 del D. Lgs.
159/2011.
In tale caso, i contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le
altre erogazioni di cui all'articolo 67 sono corrisposti sotto
condizione risolutiva e i soggetti di cui all'articolo 83, commi 1
e 2, revocano le autorizzazioni e le concessioni o recedono dai
contratti, fatto salvo il pagamento del valore delle opere già
eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione del
rimanente, nei limiti delle utilità conseguite.
La revoca e il recesso si applicano anche quando la sussistenza
delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui
all'articolo 67 è accertata successivamente alla stipula del
contratto, alla concessione di lavori o all'autorizzazione al
subcontratto.
Il versamento delle erogazioni di cui all'articolo 67, comma 1,
lettera g) può essere in ogni caso sospeso fino alla ricezione da
parte dei soggetti richiedenti di cui
all'articolo 83
, commi 1 e 2, della comunicazione antimafia liberatoria.
Le comunicazioni antimafia hanno una
validità di 6 mesi
dalla data dell'acquisizione.
Autocertificazione in luogo della comunicazione antimafia (art. 89
D. Lgs. 159/2011)
I contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi o forniture
dichiarati
urgenti
ed i provvedimenti di rinnovo conseguenti a provvedimenti già
disposti, sono stipulati, autorizzati o adottati previa
dichiarazione sostitutiva dell'assenza delle cause di decadenza,
sospensione o divieto di cui all'art. 67 del D.L.gs. n. 159/2011.
La predetta dichiarazione è resa dall'interessato anche quando gli
atti e i provvedimenti della pubblica amministrazione riguardano le
attività indicate dalle lettere a) e b) del comma 2 dell'art. 89.
In tutti i casi suddetti, gli Enti Pubblici/Stazioni Appaltanti,
acquisita dal soggetto interessato (persona fisica o società) al
rilascio della comunicazione antimafia la dichiarazione sostitutiva
dell'assenza delle cause di decadenza, sospensione o divieto di cui
all'art. 67 del D. Lgs. 159/2011 potranno trasmettere tale
dichiarazione sostitutiva a questa Prefettura che procederà alle
verifiche a campione di cui all'art. 71 del D.P.R. 445/2000.
Data pubblicazione il 20/09/2006
Ultima modifica il 28/07/2020 alle 13:30
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