PREVENZIONE DELLA CRIMINALITA' IN BANCA: INTESA TRA PREFETTO E ABI PER RAFFORZARE LA SICUREZZA.
Questa mattina al Palazzo del Governo è stato firmato il rinnovo
del "
Protocollo d'intesa per la prevenzione della criminalità in banca
".
Il documento, che avrà durata biennale, è stato sottoscritto dal
Prefetto Gianfranco Tomao, dal referente dell'ABI e coordinatore
OSSIF, Centro di Ricerca sulla Sicurezza Anticrimine che supporta
le banche nella scelta di efficaci strategie anticrimine e di
sicurezza, Marco Iaconis e dai rappresentanti degli Istituti di
credito che operano in ambito provinciale.
Erano presenti anche i rappresentanti delle Forze dell'Ordine.
Con la firma del protocollo gli Istituti di credito si impegnano a
dotare ciascuna dipendenza di almeno 5 misure di sicurezza fra le
17 elencate nel testo dell'accordo - tra le quali obbligatoriamente
la videoregistrazione e il dispositivo di custodia valori ad
apertura ritardata o il dispositivo di erogazione temporizzata del
denaro - ad utilizzare la tecnologia digitale per i nuovi
dispositivi di videoregistrazione, ad assicurare apposite misure di
protezione delle postazioni bancomat, dotandole di almeno 3 sistemi
di sicurezza tra i 14 indicati nel documento.
E' previsto inoltre l'impegno delle banche a prevenire gli attacchi
multivettoriali realizzati con tecniche di
cyber physical security
a danno delle loro dipendenze, che integrano le tecniche di
violazione di tipo fisico con quelle di tipo informatico e di
ingegneria sociale.
Per aumentare la deterrenza delle misure di sicurezza, le banche
dovranno adottare strumenti di comunicazione (vetrofanie o
similari) che pubblicizzino alcune delle soluzioni di sicurezza
presenti nelle proprie dipendenze.
L'intesa, oltre a prevedere un costante scambio di informazioni tra
Istituti bancari e Forze dell'Ordine, conferma il ruolo di
coordinamento della Prefettura nella promozione di appositi
incontri per l'approfondimento delle problematiche inerenti la
sicurezza bancaria, anche a seguito di situazioni di particolare
criticità e rischio che dovessero essere segnalate dalle Forze di
Polizia o dai firmatari del protocollo.
In relazione ai positivi risultati finora prodotti, l'ambito di
applicazione del protocollo è stato esteso anche alla
regolamentazione della prevenzione delle truffe alla clientela,
degli atti vandalici e terroristici e delle aggressioni al
personale non a scopo predatorio.
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